Chiesa di S.Maria Assunta
Il Duca Vespasiano Gonzaga fece realizzare la Chiesa di Santa Maria Assunta nel 1582 dall’artista sabbionetano Pietro Martire Pesenti come chiesa parrocchiale della nuova Sabbioneta utilizzando le pietre della parrocchiale che sorgeva nel castello medievale di Sabbioneta. Nella Piazza Ducale, presieduta dall’imponenza di Palazzo Ducale, si staglia la facciata di S. Maria Assunta, con il suo suggestivo rivestimento bicolore di marmi rossi e bianchi e un bel portale marmoreo del Settecento. Così come sono settecenteschi il campanile e la decorazione interna della chiesa mentre il Battistero che fiancheggia la facciata appartiene agli inizi del XX secolo. La decorazione interna originale attribuita all’artista cremonese Bernardino Campi è andata perduta ed è stata sostituita da una elaborata decorazione tardobarocca.
Sempre all’interno di questa chiesa, si può ammirare la cappella del S. S. Sacramento, una singolare e grandiosa aggiunta volumetrica realizzata nel 1768 da Antonio Galli Bibiena. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di questo celebrato architetto e scenografo tardo barocco.
Tutta l’attenzione in questa cappella si concentra nella doppia cupola dove dapprima si coglie il traforo del primo soffitto realizzato in mattoni stuccati e dipinti a simulazione del legno intagliato e poi si coglie l’azzurro della seconda copertura, a imitazione di un cielo sovrastante. Un artificio, quello della doppia cupola, che il Bibiena riproporrà su tutta la superficie del soffitto della splendida chiesa di Villa Pasquali. L’intercapedine tra una cupola e l’altra ospita, opportunamente nascoste, delle finestrelle che lasciano trapelare la luce naturale a illuminare l’azzurro del cielo dipinto sulla calotta superiore. La copertura di questa cappella è una splendida macchina scenografica e di illusione prospettica; le “prospettive celesti” della doppia cupola, come le definì il Bibiena stesso, attraggono in una affascinante dimensione fittizia.
La cappella del S.S. Sacramento dagli inizi del Novecento è diventata la sede di preziosi reliquiari: la Sacra Spina della Corona di Nostro Signore è sicuramente la reliquia più celebre e venerata assieme al Crocifisso miracoloso donato da S. Carlo Borromeo alla Parrocchia di Sabbioneta oltre a alle reliquie di santi e di martiri per lo più del III sec. Degni di menzione sono l’organo, un Lingiardi della metà dell’Ottocento e la sagrestia con i suoi arredi lignei di pregevole fattura accompagnati dalla presenza di una tela che è copia antica della “Madonna del Divino Amore” di Raffaello.